Come si fa a inventare storie?

Se il tuo bambino ti chiedesse: «Come si fa a inventare storie?», tu sapresti dargli una risposta onesta?

Con L’inventafiabe, QUID+ ha sviluppato un gioco per il bimbo e una guida per i genitori, per avventurarsi insieme nel meraviglioso mondo delle fiabe e della fantasia, esercitando la capacità di strutturare un racconto.

Lo ha fatto a partire dal lavoro di Vladimir Propp, importante linguista e antropologo russo. Propp, studiando le fiabe tradizionali di diversi popoli e culture, si accorge che le funzioni dei personaggi contenute in esse tendono a ripetersi e si presentano sempre secondo un certo ordine.

Gianni Rodari nella sua Grammatica della Fantasia riprende le funzioni individuate da Propp e propone ai suoi allievi un’interessante attività: dopo aver creato alcune carte da gioco, ciascuna con la sua illustrazione e la funzione di riferimento, li invita a inventare delle storie partendo da esse.

Il metodo ideato da Rodari si confronta con i bambini delle elementari, allenandoli all’uso della fantasia. Con L’Inventafiabe, QUID+ si rivolge, invece, all’ età pre-scolare (2-6 anni) per coltivare non solo la parte creativa, ma soprattutto la capacità narrativa, che in bambini così piccoli significa anche riconoscere e ordinare le diverse fasi del racconto.

Ma la finalità dell’attività proposta va oltre: permette anche di sviluppare la parte del cervello predisposta all’analisi della realtà, per formare una persona capace di raccontare la propria vita, di analizzare le esperienze di cui è protagonista e di capire i pensieri e le emozioni che prova.

Attraverso L’inventafiabe creiamo un caldo e accogliente ambiente emotivo, a partire dal quale sosteniamo il nostro bambino, aiutandolo ad affrontare i momenti di difficoltà, fornendogli un ricco vocabolario e permettendogli di interpretare ciò che accade intorno a lui, esprimendo anche eventuali disagi interiori e crescendo quindi in modo sano ed equilibrato.

Come nasce L’Inventafiabe?
  • Delle 31 funzioni individuate da Propp, già ridotte a 20 da Rodari, QUID+ ne ha selezionate 6: l’eroe si trova in una situazione di equilibrio iniziale, compare l’antagonista, l’eroe è chiamato a superare diverse prove difficili, incontra il donatore, riceve il mezzo magico che lo aiuta ad affrontare le sfide, e infine ritorna a casa (lieto fine).
    A queste sono state aggiunte 2 nuove tessere, che rappresentano la descrizione del luogo in cui si trova il protagonista e un’azione della sua vita quotidiana, per descrivere in modo più completo lo stato di equilibrio iniziale in cui si trova prima dell’arrivo dell’antagonista, quando cioè si rompe l’equilibrio e inizia l’avventura.
  • Anche se Rodari sembra essere contrario alla struttura del puzzle quando afferma: «Il gioco può ricordare solo per errore la struttura del ‘puzzle’, nel quale si ricevono venti, o mille, frammenti disordinati di un unico disegno, con il compito di ricostruire a mosaico il disegno intero», QUID+, attento alle esigenze dei più piccoli, ha volutamente fatto una scelta diversa e ha trasformato la struttura di un racconto breve in pochi piccoli passi consecutivi e concatenati.
  • Rodari suggerisce di costruirsi le carte di Propp, scrivendo su un pezzo di carta la “funzione” o il “tema”, aggiungendo che l’illustrazione non è indispensabile. QUID+ ha, però, deciso di illustrare totalmente le 8 tessere ed eliminare così l’uso delle parole, visto che in quest’età la capacità di lettura potrebbe non essere ancora sviluppata.
  • Infine, partendo dall’affermazione di Rodari, per cui ogni elemento del puzzle “non rappresenta solo se stesso, ma un intero spaccato del mondo fiabesco, un brulicare di echi fantastici. Per bambini che abbiano avuto una qualche dimestichezza con le fiabe, il loro linguaggio, i loro temi, abbiamo previsto 4 varianti diverse di puzzle, per non dare limiti alla fantasia e per permettere al nostro bambino di allenare la sua creatività.

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