Sviluppare un adeguato benessere interiore e riuscire a coltivare relazioni sane ed equilibrate con gli altri sembra stia diventando sempre più difficile nelle società ipercomplesse di oggi.
È necessario che, fin da piccolissimo, il nostro bambino impari ad esprimere compiutamente il proprio mondo interno acquistando un buon vocabolario emotivo. Che riesca, cioè, a riconoscere e a comprendere i sentimenti che si presentano, sia in se stesso che negli altri. Tutto questo non è per nulla scontato.
Dare un nome preciso alle emozioni significa leggere meglio la realtà ed elaborare gli eventi con le strutture cerebrali più evolute. Infatti, quando un’emozione viene governata da queste strutture, il comportamento che si adotta in risposta ad essa è più razionale, coerente e positivo. Se l’emozione è invece governata dai centri profondi si scatenano reazioni incontrollabili, irrazionali, spesso violente (aggressioni, litigi…).
In psicologia, inoltre, è noto che chi riesce a parlare apertamente delle proprie emozioni ha meno probabilità di soffrire di disturbi psicologici come depressione e ansia o, se ne è afflitto, riesce a guarire più facilmente ed in modo più duraturo.