tummy time

Tummy Time: attività fondamentale per lo sviluppo del neonato

Tummy Time (il “tempo del pancino”) è il termine con cui si intende il tempo passato dai neonati a pancia in giù. L’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2019 ha sottolineato che per garantire una crescita sana ed equilibrata dei bambini sotto l’anno di età sia fondamentale variare il più possibile le loro posizioni quando sono svegli, garantendo almeno mezz’ora al giorno di attività che prevedano proprio la posizione prona.

Come da raccomandazioni, la posizione supina rappresenta la scelta più sicura per il sonno sotto l’anno d’età, perché quella che previene più di ogni altra la SIDS (Sudden Infant Death Syndrome), conosciuta come “morte in culla”. Ma durante il giorno, in particolare nelle attività ludiche, il tempo passato a pancia in giù offre diversi vantaggi per sostenere lo sviluppo dei piccoli, sin dalla nascita.

I benefici del Tummy Time

Proporre regolarmente la posizione prona ai neonati comporta notevoli benefici.

  • Supporta l’evoluzione del controllo antigravitario, ovvero la capacità di cercare l’equilibrio del proprio corpo rispetto alla forza di gravità, con conseguente rinforzo della muscolatura di collo, tronco, braccia e gambe.
  • Previene le deformità del capo, spesso causate dal mantenimento della posizione supina con il capo appoggiato nella stessa posizione a lungo.
  • Sviluppa gli schemi crociati di movimento e le abilità grosso-motorie.
  • Supporta la connessione tra i due emisferi del cervello, consentendo una buona organizzazione neuronale.
  • Migliora la coordinazione oculo-manuale e la propriocezione, ovvero la capacità di riconoscere la propria posizione nello spazio.

Le tappe del Tummy Time

Per mettere in pratica correttamente il Tummy Time i genitori possono seguire alcune “tappe” che si adattano allo sviluppo corporeo dei piccoli.

  • Tummy time a 1 mese o anche prima: si può iniziare a mettere a pancia in giù i neonati direttamente sul proprio torace, utilizzando la voce per stimolarli a muovere il capo. In questa fase è consigliato anche il contatto pelle a pelle, posizionando i piccoli sul petto nudo del genitore.
  • Tummy time a 2 mesi: dai 2 ai 3 mesi si può procedere mettendo i piccoli in posizione prona per qualche minuto sul fasciatoio, durante i momenti di cambio del pannolino. Allo stesso modo si può utilizzare come supporto anche un tavolo, ponendo una superficie morbida come un tappetino sotto al pancino dei piccoli, in modo che non siano a diretto contatto con la durezza del legno.
  • Tummy time a 3 mesi: si può inaugurare l’utilizzo dei tappeti specifici per il Tummy Time direttamente a terra perché i piccoli avranno raggiunto un pieno controllo del capo. Anche in questo caso fondamentale è l’interazione tra genitore e figlio, quindi è consigliato utilizzare tappetoni abbastanza grandi (ad esempio 100×120 cm) in modo tale che gli adulti possano stendersi accanto ai piccoli, come quello presente nel gioco educativo A pancia in giù .
  • Nei mesi successivi si possono aumentare la quantità e la durata delle attività a pancia in giù dei bambini.

Oltre a scegliere i momenti della giornata migliori, quando i neonati sono sereni e hanno soddisfatto i loro bisogni primari (come fame o sonno), è indispensabile praticare il Tummy Time sui supporti corretti. In linea generale è sempre consigliabile evitare il contatto diretto con superfici troppo dure o troppo morbide. Quando si pratica il Tummy Time su un tavolo, ad esempio, si può posizionare un tappetino sotto ai piccoli, in modo da attutire eventuali urti. Non sono invece adatti a questo tipo di attività i letti e i divani, generalmente troppo morbidi per permettere ai neonati di sperimentare liberamente il movimento.

Calma e interazione per un Tummy Time di qualità

Per far sì che le sessioni di Tummy Time diventino un momento piacevole della giornata dei piccoli la soluzione migliore è quella di trasformare questi momenti di fatica in divertimento, interagendo con i neonati e stimolandoli affettuosamente. È bene poi “dosare” questo tipo di attività, alternandola ad altri momenti e posizioni in modo da non sforzare o stimolare troppo i piccoli.

È opportuno rendere questa attività un gioco condiviso tra genitori e figli, scegliendo momenti della giornata in cui siano entrambi “in forma” e di buonumore per costruire ricordi positivi a pancia in giù.

Laura Carai, terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva

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