5 giochi per ampliare il linguaggio dei bambini

Il gioco è un vero strumento educativo

Quando parliamo di giochi educativi non possiamo certamente dimenticarci di menzionare tutte quelle proposte volte ad ampliare le conoscenze linguistiche dei bambini.

Intorno ai 24 mesi, l’essere umano vive una sorta di “spinta” all’apprendimento di un numero sempre maggiore di vocaboli; Maria Montessori parlava di questo fenomeno definendolo “esplosione del linguaggio”: tra i due e i tre anni vi è proprio un importante incremento di nomi, preposizioni, verbi e aggettivi fino ad arrivare alla formulazione di semplici frasi attraverso le quali il bambino impara a esprimere il proprio pensiero.

Questo lavoro di acquisizione di nuovi termini dobbiamo immaginarlo come un processo che inizia inconsciamente dall’ascolto del linguaggio, nel contesto di vita. L’essere umano, che nei primi mesi di vita non manifesta alcuna competenza verbale, in realtà, sta già sviluppando e fissando il meccanismo linguistico che si rivelerà nel momento più opportuno per ciascuna persona. Ed è sempre importantissimo sottolineare che le età indicate vanno intese come una “media” generale perché ciascuno ha il proprio tempo e non esiste una velocità più “giusta” di altre. Quel che conta più di tutto è che l’adulto incoraggi la spontaneità e la curiosità verso l’apprendimento linguistico arricchendo l’ambiente con i giusti stimoli.

Suggerimenti per favorire lo sviluppo del linguaggio nei bambini

  • Parliamo ai bambini dando il nome corretto alle cose (evitiamo sostituzioni come nomignoli o suoni onomatopeici): ai più piccoli piacciono tutte le parole, anche quelle che all’adulto sembrano essere troppo complesse!
  • Quando il bambino storpia i suoni di una parola (ad esempio pronunciando “tato” al posto di “gelato”), evitiamo di dire “non si dice così, si dice gelato…”, limitiamoci semplicemente a ripetere la parola lentamente, con tutti i suoni.
  • Mostriamo sempre più frequentemente il labiale di quello che stiamo pronunciando, chiedendo al bambino o bambina l’attenzione visiva.
  • Non sostituiamoci al bambino o bambina nella comunicazione: impariamo ad attendere il giusto tempo per evitare di rispondere ai bisogni senza che venga espressa una richiesta (esempio: “ho già capito cosa mi vuoi dire…ci penso io!”)
  • Leggiamo insieme il più possibile. All’inizio utilizziamo libri semplici, con poche parole e immagini chiare.
  • Proponiamo attività e giochi con le parole!

Conoscere sempre più parole stimola la curiosità

Conoscere sempre più parole e significati permette a ciascun bambino di avvicinarsi alla scoperta del mondo che lo circonda, ampliando il proprio bagaglio culturale, stimolando nuovi interessi e costruendo risposte alla propria curiosità: un “viaggio”, una “ricerca” che parte proprio dai primi mesi/anni di vita!

E adesso giochiamo:
5 proposte per giocare con le parole insieme ai nostri bimbi

Il cofanetto “Le mie carte degli animali Montessori” può essere un validissimo strumento, utilizzabile in un’ampia fascia d’età, con attività varie tra loro. Di seguito vi propongo alcune applicazioni, utili sia a casa sia a scuola.

Buon gioco insieme!

Sara Ghirelli – Parent Coach

DAI 6 MESI CIRCA

Flash card: ampliamo il vocabolario degli animali conosciuti

Con i bimbi molto piccoli utilizzeremo un numero ristretto di carte (3-4 all’inizio saranno sufficienti, anche perché gli animali sono rappresentati sia sul fronte che sul retro), con i più grandi amplieremo il lavoro, ricordandoci sempre di rispettare le competenze attentive di chi abbiamo di fronte.
Possiamo riporre le carte selezionate in un contenitore (senza coperchio) vicino allo spazio dedicato al gioco, così che siano sempre a disposizione.

In questa modalità possiamo proporre quella che Montessori definiva la “lezione dei tre tempi” (strumento di apprendimento):

  • Primo Tempo: presentazione
    Proponiamo al bambino tre carte, nominandole lentamente una per volta, le posizioniamo sul piano di lavoro. Dopo aver ripetuto i nomi per qualche volta, potremo passare al secondo tempo.
  • Secondo Tempo: il riconoscimento
    Chiediamo al piccolo “mi passi il leone?” oppure, “mi indichi la farfalla?”; ripetiamo queste domande per qualche volta e, se il bambino/a mostrerà sicurezza, e ha già imparato a parlare, allora potremo passare al terzo tempo.
  • Terzo Tempo: la denominazione
    Chiediamo al bambino, indicando una carta, di nominare l’animale raffigurato: “questo è…?”

DAI 18 MESI CIRCA

I versi degli animali

Proponiamo al bambino una serie di animali (partiamo sempre da un numero ristretto che andremo ad aumentare laddove vedremo interesse) a lui/lei già conosciuti e, per ciascun animale, nominiamo il verso.
Immaginiamo un dialogo di questo tipo:
“questo è un…?”
“leone”
“il leone ringhia”.
E così procediamo per tutti gli altri.

Anche in questo caso possiamo utilizzare la lezione dei tre tempi in modo da “invertire la proposta” dicendo “prendi l’animale che raglia”, oppure, “fammi vedere quale tra questi miagola…”etc…

DAI 18 MESI CIRCA

Appaia l’uguale

Scegliete cinque carte e posizionatele a terra. Consegnate al bambino un contenitore che contenga cinque animali 3D in miniatura (gli stessi delle carte) e chiedete al bambino di cercare lo stesso animale tra le carte, posizionando la miniatura sopra la carta corrispondente.

DAI 18 MESI CIRCA

Dove vivono gli animali?

Prepariamo due piccoli contenitori: in uno inseriamo della terra e nel secondo dell’acqua.
Posizioniamoli distanti, sul piano di lavoro.
Selezioniamo alcune carte di animali e disponiamole in fila orizzontale.
Nominiamo un animale alla volta e spostiamo la carta corrispondente accanto al contenitore che rappresenta l’elemento naturale principale dell’habitat in cui vive.

Esempio:
“Questo è un…?”
“Leone!”
“Secondo te il leone vive sulla terra o nell’acqua?”
“Sulla terra!”
“Ottimo! Posiziona la carta con il leone vicino alla terra”.

A termine del lavoro, il bambino o bambina, otterrà due gruppi di carte: “gli animali che vivono sulla terra” e “gli animali che vivono nell’acqua”.

DAI 3 ANNI CIRCA

I movimenti degli animali

Prepariamo un cartellone diviso in 5 colonne (che possiamo differenziare anche per colore), con i seguenti titoli: animali che volano (azzurro)

  • animali che saltano (giallo)
  • animali che corrono e camminano (verde)
  • animali che strisciano (marrone)
  • animali che nuotano (blu)

Disponiamo in un contenitore una serie di carte degli animali composte da almeno due esemplari per tipo di movimento e chiediamo al bambino di posizionare la carta nella colonna corrispondente.

DAI 6 ANNI CIRCA

Con le ossa o senza?

Dopo aver approfondito il significato dei termini “invertebrato” e “vertebrato”, posizionate a terra due corde, creando due cerchi all’interno dei quali inserirete un foglio con la scritta della categoria (invertebrati e vertebrati); quindi proponete “Le mie carte degli animali Montessori”, il bambino dovrà procedere con la classificazione corretta.

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