I consigli di Mark Rothko per insegnare l’arte ai bambini

Per noi adulti gli artisti sono solitamente persone con un raro talento e una notevole abilità tecnica. Per i bambini, invece, l’arte è istintiva: cartoncini, colori, fogli di giornale, carta riciclata, fili di lana, tutto può diventare un mezzo per esprimere loro stessi e la loro creatività.

Per Mark Rothko (1903-1970), pittore statunitense di origine ebraico-lituana, l’arte è sempre stata una forma di libertà: questo è il principio fondamentale che ha cercato di trasmettere ai suoi studenti del Brooklyn Jewish Center di New York, dove insegnava a bambini e ragazzi di tutte le età, dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole medie.

L’ARTE E IL GIOCO: DUE LINGUAGGI A MISURA DI BAMBINO

L’arte è un linguaggio e, come tale, non esiste un modo univoco per tradurlo. È un mezzo di comunicazione, in cui le informazioni trasmesse sono tante e altamente soggettive.

Grazie all’arte possiamo compiere un affascinante viaggio fatto di storie, persone, emozioni, sperimentazioni, luoghi immaginari, ma anche sculture, balli, canti e avere a disposizione un campo di esperienza illimitato, perché non pone vincoli. Non è necessario essere in mezzo a un deserto per rappresentare la nostra idea di deserto, così come possiamo raccontare la storia di una persona senza che questa neppure esista.

L’arte ci offre modalità espressive da cui attingere per giocare, comunicare e imparare a essere. È proprio il gioco uno strumento utile per avvicinare i bambini all’arte e spingerli a mettersi alla prova e a voler fare sempre di più.

I 5 CONSIGLI di ROTHKO

Il grande artista ci ha lasciato una serie di consigli per insegnare l’arte ai bambini:

  1. Trasmettere l’arte come uno strumento semplice e spontaneo per esprimere sé stessi, proprio come il linguaggio o la scrittura!
  2. Non soffocare la creatività dei bambini con nozioni tecniche o teoriche.
  3. Giocare a organizzare mostre aperte ad amici e parenti con i lavori dei nostri piccoli per stimolare la sicurezza in sé stessi.
  4. Partire dall’arte contemporanea per avvicinarli alla storia dell’arte, poi procedere a ritroso scoprendo quella antica.
  5. Stimolare l’espressione artistica per formare menti creative.

Grazie ai consigli di Mark Rothko possiamo trasmettere l’arte ai più piccoli, lasciando loro la libertà di esplorare, sperimentare ed esprimersi in autonomia, stimolando anche l’intelligenza emotiva e la loro capacità empatica che gli permetteranno di entrare in contatto con sé stessi in modo più profondo.

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