La comunicazione verbale: suoni, parole e racconti…

Quante volte abbiamo narrato una fiaba oppure letto un racconto al nostro bimbo?
Anche in un’attività semplice come questa, se proviamo a pensarci, compiamo in modo del tutto naturale e spontaneo tre azioni ben distinte:

  • emettiamo dei suoni con la bocca: le parole;
  • le parole vengono combinate per formare delle unità di significato: le frasi;
  • le frasi danno luogo a un discorso, attraverso il quale trasmettiamo un messaggio con una precisa logica sequenziale.

Questi tre aspetti, suono, significato e contesto, ci permettono di realizzare la forma più evoluta di ogni comunicazione: quella verbale.

Ma come si sviluppa la comunicazione nel bambino?

L’evoluzione del linguaggio del bambino è molto soggettiva, ma inizia fin dai primi mesi di vita, quando il piccolo comunica prevalentemente in modo istintivo, attraverso gesti, sguardi, pianti e sorrisi.

Poi inizia a produrre consapevolmente i primi suoni e i primi vocalizzi, per passare alla lallazione e alle prime parole. Il bimbo inizia a crearsi un piccolo vocabolario, in cui le parole sono riferite a contesti ben specifici, come la famiglia (mamma e papà), gli oggetti di uso quotidiano o le piccole azioni: si passa dalle prime 50 parole tra i 12 e i 18 mesi, per arrivare alle 500 verso i 24-36 mesi.

Con l’aumentare del vocabolario, anche la costruzione della frase si evolve: le parole iniziano a essere collegate per costruire frasi via via più complesse, ad esempio “Vitto-Braccio”, ovvero “Vittoria vuole venire in braccio”, per arrivare a frasi elementari lessicalmente sempre più ricche.

All’ età di 3 anni i bambini mediamente sono in grado di articolare la maggior parte dei suoni e di costruire una frase completa con soggetti, verbi, aggettivi ecc.

Ma il percorso di apprendimento non si ferma qui!

Possiamo continuare a stimolare il nostro bambino in maniera ancora più completa nella competenza linguistico-comunicativa.

Con il gioco e il divertimento, possiamo:

  • Aiutare i nostri bambini a perfezionare il linguaggio migliorando il riconoscimento e la pronuncia delle parole con “suoni difficili”;
  • giocare con le parole, attraverso le rime, la composizione e la scomposizione in sillabe, in modo da mettere le fondamenta per le attività di lettura e scrittura;
  • aumentare il vocabolario e scoprire il significato delle parole;
  • sviluppare la capacità narrativa, insegnando ai piccoli a costruire delle piccole storie a partire da una sequenza di avvenimenti.

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