Asili nel bosco e Outdoor Education, un nuovo modo di apprendere

Un ambiente educativo che si sta diffondendo sempre più anche in Italia: l’outdoor education consente di imparare facendo, grazie a un approccio esperienziale e interattivo con la natura.

La pedagogia del bosco è una filosofia educativa che sta guadagnando sempre più popolarità in tutto il mondo, con radici profonde nei paesi scandinavi e un decennio di successi anche in Italia. L’Outdoor Education mette al centro dell’apprendimento il contatto con la natura, che letteralmente trasforma il modo in cui i bambini imparano e crescono, un’esperienza che si rivela incredibilmente benefica per i bambini di tutte le età.

La Scuola all’Aperto: integrale o integrata?

All’interno del mondo dell’Outdoor Education, posto come fondamento che la natura è l’elemento centrale dell’esperienza educativa, esistono due tipologie di scuole all’aperto:

  • nella “scuola all’aperto integrale,” gli studenti trascorrono la maggior parte del loro tempo all’aperto, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche, apprendendo direttamente dalla natura circostante. Un esempio tangibile di questa filosofia è il “Waldkindergarten” tedesco, in italiano Asilo nel Bosco, dove il bosco stesso diventa l’aula principale. Qui, l’apprendimento non avviene attraverso libri di testo, lavoretti o schede, ma attraverso l’esperienza diretta e l’interazione con la natura circostante. Ogni elemento della foresta, dai rami agli animali ai ruscelli, diventa un potenziale strumento educativo, facendo del mondo naturale sia il contenuto che il contesto del processo di apprendimento.
  • nella “scuola all’aperto integrata,” l’educazione all’aperto è considerata come un complemento al curriculum tradizionale. Gli studenti trascorrono parte del loro tempo in spazi convenzionali e parte all’aperto, applicando concetti accademici in un contesto naturale. Questo modello mira a equilibrare l’apprendimento in aula con esperienze pratiche all’aperto. In questo caso, ad esempio, la lezione di scienze in classe viene integrata con sessioni di apprendimento in un contesto naturale, durante le quali gli studenti possono applicare concetti scientifici o matematici. Questo potrebbe includere esperimenti come la misurazione del flusso d’acqua in un ruscello o l’osservazione delle stagioni.

I precursori dell’Educazione all’Aperto: Rousseau, Montessori e Steiner

L’idea di educare i bambini all’aperto non è nuova. Tre pensatori chiave che hanno influenzato questa filosofia educativa sono Jean-Jacques Rousseau, Maria Montessori e Rudolf Steiner.

Jean-Jacques Rousseau è considerato uno dei primi a sottolineare l’importanza dell’educazione naturale. Nel suo trattato “Emilio, o dell’educazione,” Rousseau critica l’educazione formale dell’epoca e sostiene un approccio più naturale e centrato sul bambino. Per Rousseau, la natura non è solo un ambiente in cui imparare, ma anche una guida. Egli sostiene che l’educazione dovrebbe seguire il ritmo naturale dello sviluppo del bambino, permettendo a quest’ultimo di esplorare il mondo intorno a sé in modo spontaneo e libero. Questo modello ha influenzato una varietà di approcci pedagogici che enfatizzano l’importanza dell’esperienza diretta e della scoperta guidata dal bambino stesso.

Maria Montessori, nota in tutto il mondo per il suo sistema educativo, ha anche sottolineato il ruolo cruciale della natura nell’educazione. Nel suo modello, le attività all’aperto e la scoperta diretta della natura sono componenti chiave che completano l’apprendimento in aula. Ad esempio, i giardini Montessori sono spazi progettati per permettere ai bambini di interagire con la natura, sviluppando sia competenze pratiche che una profonda comprensione e rispetto per il mondo naturale.

Rudolf Steiner, fondatore della pedagogia Waldorf, ha integrato l’educazione alla natura come parte fondamentale del curriculum. In una scuola Waldorf, l’esperienza diretta con l’ambiente è vista non solo come un modo per acquisire conoscenze scientifiche, ma anche per sviluppare una relazione emotiva e spirituale con il mondo. Le attività all’aperto, come le passeggiate nella natura, la coltivazione di piante e l’osservazione degli animali, sono integrate nell’orario scolastico. Lo scopo è di stimolare una connessione profonda e duratura con la natura, arricchendo l’esperienza educativa complessiva.

I vantaggi dell’Educazione all’Aperto

L’apprendimento all’aperto offre una serie di vantaggi chiave per i bambini e gli insegnanti:

  1. Miglioramento del Benessere Psicologico: Uno degli elementi più rilevanti dell’educazione all’aperto è il suo impatto positivo sulla salute mentale dei bambini. Essere immersi nella natura contribuisce a migliorare l’umore e a ridurre i livelli di stress, combattendo contemporaneamente il crescente fenomeno del “Disturbo da Deficit di Natura”, legato alla mancanza di tempo trascorso all’aperto.
  2. Connessione con la Natura: L’apprendimento all’aperto avvicina i bambini al mondo naturale, sviluppando una comprensione e un rispetto più profondi per l’ambiente.
  3. Inclusività nell’Apprendimento: Le metodologie educative tradizionali possono talvolta essere restrittive e non adatte a tutti i tipi di apprendimento. L’ambiente all’aperto, invece, permette un approccio più flessibile e inclusivo, specialmente vantaggioso per i bambini con bisogni educativi speciali.
  4. Arricchimento del Curriculum: L’apprendimento all’aperto rende i contenuti curriculari più interessanti e vivaci, stimolando competenze come la risoluzione dei problemi, il pensiero critico e il lavoro di squadra.
  5. Sviluppo Personale: L’apprendimento all’aperto offre ai bambini la possibilità di sviluppare un senso di autonomia e libertà. Ricerche indicano che questo tipo di apprendimento può contribuire significativamente all’aumento della fiducia in se stessi, delle capacità comunicative e delle abilità sociali.

Conclusione

La pedagogia del bosco e l’educazione all’aperto offrono opportunità straordinarie per i bambini di imparare in modo coinvolgente e significativo. Questa filosofia educativa si basa su principi concreti e sull’esperienza diretta della natura, rafforzando la connessione dei bambini con il mondo che li circonda. In un’epoca in cui la tecnologia può spesso distogliere l’attenzione dalla natura, la pedagogia del bosco ci ricorda l’importanza vitale di tornare all’aperto per il benessere e lo sviluppo dei nostri figli.

Danilo Casertano educatore, insegnante e formatore

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